Otto Glaser è grafico, illustratore, pittore, disegnatore di moda ed artista. Si tratta di tutte qualificazioni giuste, ma nessuna di esse è veramente definita. Lui era tutto questo e anche di più. Le immagini da lui rappresentate sono per lo più con colpi di pennello gettati rapidamente, in particolare i suoi disegni di moda, rilevanti di quel talento incomparabile che possedeva. Con quella facilità e con un tratto della più alta precisione, egli sviluppò un fascino di alto livello che si fatica trovare paragone sia in Svizzera sia in Europa.
Analizzando più da vicino i suoi manifesti realizzati per Salamander, si nota come le calzature non sono l’oggetto dominante, esse si manifestano appena: tutta l’attenzione è focalizzata su donne in pose raffinate con quell’eleganza formale che vigeva negli anni cinquanta. Quello che affascina è la maestria perfetta con la quale i disegni sono stati eseguiti, ossia senza schizzi. I suoi colpi di pennello venivano eseguiti direttamente su carta.
A 16 anni inizia l’apprendistato come litografo; purtroppo un insegnamento artistico gli era stato negato. Impara a disegnare da solo, copiando vecchi maestri dell’arte. Giotto era il suo esempio preferito. Dal 1935 inizia a lavorare presso lo studio grafico di Fritz Bühler a Basilea. Una testimonianza del suo talento fu il disegno di una bricchetta di carbone incandescente ordinato dalla società Union. Ancora oggi, questo suo lavoro è considerato uno dei migliori manifesti svizzeri.
Nel 1950 lui si trasferisce con la famiglia nel bel Ticino, a Lugano, e più precisamente a Soragno. L’anno prima di questo trasferimento nasce la secondogenita Bettina. A Soragno restaura un vecchio casale e dona vita ad un bellissimo giardino con molte piante esotiche ed animali (tra questi ci sono un asino, una scimmia, alcuni tucani e diverse altre specie). Glaser aveva la grande passione della costruzione di muri a secco. Poco a poco nacque così un piccolo paradiso. Per 25 anni lavora in Ticino per grandi agenzie pubblicitarie e altri prestigiosi clienti.
Nel 1975 mette un termine alla sua attività di grafico pubblicitario e consacra gli ultimi anni alla pittura ed alla scultura. Durante tutto questo periodo egli creò un centinaio di quadri e sculture. Otto Glaser muore nel 1991 a Lugano all’età di 76 anni.
Della grande quantità di disegni originali rimane purtroppo ben poco. Glaser considerava i suoi lavori destinati alla stampa come documenti senza valore.
Nel 2001, dopo la sua morte, ha luogo una prima esposizione dei suoi lavori artistici presso la Galleria Stasia Hutter a Basilea. Nel 2008 il Museum im Kleihues-Bau di Kornwestheim, che possiede la più grande collezione dei suoi manifesti Salamander, espone il meglio della sua opera grafica. Un sito specifico per la rivista “Inspiré” ed un volume sono tutt’ora in preparazione.

Martha et Otto Glaser 1944

Otto Glaser 1953

Otto al lavoro

Otto Glaser 1985